Cassazione, l’insulto razzista non è più reato

L’insulto razzista

L’insulto razzista, uno dei fenomeni di malcostume più dibattuti negli ultimi mesi in Italia (anche in ambito calcistico dove in caso di “ululati” contro i calciatori di colore la giustizia sportiva punisce la società che ospita l’incontro con la squalifica del campo) non è più punibile penalmente, queste le conclusioni della Cassazione per effetto del decreto svuotacarceri n. 7/2016

Il reato d’ingiuria non è più reato

La Cassazione nella sentenza n. 2461/2019, prendendo atto di tale decreto, annulla senza rinvio una decisione di secondo grado, che condannava il ricorrente per il reato d’ingiuria aggravato da motivi razziali, perché l’ingiuria per il nostro ordinamento non costituisce più un illecito penale.

Una volta che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, al giudice dell’impugnazione spetta anche revocare i capi della sentenza relativi agli interessi civili, pronuncia che, tuttavia, non fa venire meno la possibilità per la parte civile, di agire per il risarcimento danno, nella sua sede naturale, presentando domanda “ex novo.”

Insulto razzista non è più reatoSulle statuizioni civili in particolare, la Corte precisa infatti che, come sancito nella Sezioni Unite n. 46688/2016: “In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile ai sensi del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice dell’impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è previsto dalla legge come reato, deve revocare anche i capi della sentenza che concernono gli interessi civili, fermo restando il diritto della parte civile di agire “ex novo” nella sede naturale, per il risarcimento del danno e l’eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria civile”.

L’opinione dell’avv. Tirelli

“Sono d’accordo su questo pronunciamento – spiega l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, esperto in diritto penale internazionale – ma non certo perché tolleri un atto di inciviltà come l’insulto razzista. Ma sono convinto che il grande problema dell’Italia sia la presenza di troppi reati penali che si possono risolvere con una semplice multa, senza così intasare i tribunali su tre gradi alle prese con processi molto più gravi e insoluti, stante, ripeto, la gravità di un atto razzista in qualunque forma si manifesti”