Il nuovo partito: Libertà, Giustizia e Repubblica basato su competenza, meritocrazia, fermezza

Alexandro Maria Tirelli, è un penalista esperto di diritto internazionale, difensore di fiducia di alcuni dei maggiori narcos dei cartelli colombiani, amico della famiglia Escobar (sì, quella di Pablo), ma anche legale di oligarchi russi, consulente di ambasciate e protagonista di processi storici come quello al dittatore Noriega.

La richiesta a Putin

Durante la fase acuta della pandemia da Covid, il campano Alexandro Maria Tirelli, aveva chiamato in causa Putin per richiedere aiuti e mascherine per l’Italia. E il leader russo in pochi giorni ha organizzato “un carico umanitario” e ha fatto recapitare i kit in Italia.

Il Partito

Adesso l’avvocato ha deciso di scendere in politica con il partito Lgr, “Libertà, Giustizia e Repubblica”, seguendo i temi forti della Lega di Salvini.

Con lo slogan: “competenza, meritocrazia, fermezza”, – spiega Tirelli – si prevede la costruzione di un grande argine contro il qualunquismo del Movimento 5 stelle e contro l’incompetenza inconcludente di tutta la sinistra italiana, la quale ultima non solo ha smarrito i propri valori genetici, ma si è trasformata in una forza politica di svantaggio dell’interesse nazionale, a favore delle lobby delle multinazionali e di Bruxelles”.

Il programma in venti punti affronta la questione fiscale, la divisione delle carriere dei magistrati con “immediata riforma del processo penale”, “abolizione delle Regioni con la costituzione delle Aree Metropolitane”.

Tradizione liberale

L’avvocato si definisce figlio della grande tradizione liberale dei giuristi piemontesi e dice di ispirarsi a Gobetti ed Einaudi, oltre che a Benedetto Croce e al sociologo tedesco Ralf Gustav Dahrendorf. Rivendica con orgoglio di essere stato allievo di Gustavo Zagrebelsky e che, nel periodo in cui ha frequentato la sua scuola, ha focalizzato gli studi sul conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, concentrandosi sul tema del sollevamento delle questioni costituzionali nel processo penale.
L’imprinting liberale gli deriva dagli anni trascorsi seguendo “Democrazia Liberale” e dal lavoro nella segreteria politica di Renato Altissimo, segretario del partito liberale italiano e più volte ministro.

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