Trattato di amicizia e di estradizione tra Italia e Bolivia

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Trattato

Il trattato di amicizia ed estradizione tra l’Italia e la Bolivia è stato stipulato nel lontano 1860 dal signor Davide Segre e il sig. Pedro Garcia, nelle vesti di plenipotenziari rispettivamente del Re d’Italia e del Presidente costituzionale della Repubblica di Bolivia.

Ciascuna delle Alte Parti contraenti ha la facoltà di stabilire consoli generali, consoli, vice-consoli e agenti consolari nel territorio dell’altro Stato.

I cittadini italiani in Bolivia e i boliviani in Italia godono per ciò che concerne il commercio, la navigazione, la circolazione, il pagamento delle imposte, gli atti della vita civile, le proprietà, e per l’assistenza e cura negli asili ed ospedali del paese, degli stessi diritti e privilegi che godono i nazionali.

Sono da considerarsi come italiani in Bolivia e come boliviani in Italia: gli italiani che si stabiliscono in Bolivia e i boliviani che si stabiliscono in Italia ed abbiano conservata la loro nazionalità in conformità delle leggi della loro patria; per quanto riguarda i figli, ai figli d’italiani nati in Bolivia e ai figli di boliviani nati in Italia di scegliere la nazionalità del luogo di nascita, facendone espressa dichiarazione all’autorità municipale del luogo di loro residenza, entro l’anno della maggiore età.

Leggi l’allegato:
Trattato fra Italia e Bolivia