Nuove tipologie di reato
Come noto il decreto attuativo della riforma Orlando, in vigore dallo scorso aprile, inserisce nuove tipologie di reato (e conseguentemente abrogazione di alcune leggi speciali) e ridefinisce il quadro delle attenuanti.
“L’introduzione di nuovi reati associativi – spiega l’avvocato penalista Alexandro Maria Tirelli, esperto in diritto penale internazionale – ci obbliga a un continuo aggiornamento anche nella gestione procedurale dei casi in esame. Ecco in sintesi una tabella aggiornata delle nuove disposizioni in materia penale nazionale e transnazionale in vigore, aventi ad oggetto la tutela di beni di rilevanza costituzionale, quali la tutela della persona, dell’ambiente, del sistema finanziario e soprattutto la riformulazioni delle attenuanti in materia di associazione di tipo mafioso con finalità di terrorismo (e altri gravi reati)”.
Articolo 416 bis
Per i delitti di cui all’articolo 416 bis (nei confronti dell’imputato che, dissociandosi dagli altri, si renda disponibile a collaborare alla raccolta di elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l’individuazione o la cattura dei responsabili), la pena dell’ergastolo è sostituita da quella della reclusione da dodici a venti anni e le altre pene sono diminuite da un terzo alla metà.
Articolo 61 bis
L’articolo 61 bis del codice penale invece riguarda i reati puniti con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni nella commissione dei quali abbia dato il suo contributo un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato la pena è aumentata da un terzo alla metà. Si applica altresì il secondo comma dell’articolo 416 bis 1.
Conseguentemente – si legge nel decreto – il provvedimento dispone l’abrogazione delle disposizioni esterne al codice penale prevedendo, al contempo, alcune norme di coordinamento, ai sensi delle quali, a partire dalla data di entrata in vigore del decreto (ossia il 6 aprile), “i richiami alle disposizioni abrogate dall’articolo 7, ovunque presenti, si intendono riferiti alle corrispondenti disposizioni del codice penale”.