Estradizione e rogatorie tra l’Italia e il Brasile

La difesa dell’avvocato Tirelli del banchiere Pizzolato

Lo studio dell’avvocato Alexandro Maria Tirelli è stato selezionato dal Governo Federale del Brasile in particolare della AGU per studiare il caso internazionale del banchiere Pizzolato, rifugiatosi in Italia, dopo una condanna a 12 anni di reclusione emessa dal Tribunale di San Paolo.

Le analisi proposte da Tirelli hanno in effetti modificato de facto l’assetto delle relazioni internazionali tra i due Paesi in ordine alla cooperazione giudiziaria penale, aprendo la possibilità di mutua consegna dei ricercati ed estradandi. Questo tipo di apertura, che per la verità vede la Repubblica Italiana come elemento fragile nel rapporto bilaterale, ha permesso l’estradizione di Pizzolato al Paese Richiedente, il Brasile appunto. Lo stato delle relazioni internazionali precedenti invece, registrava un costante orientamento di ostacolo mutuo di ogni attività di ausilio volta all’esecuzione dei provvedimenti penali. Clamoroso fu il caso Battisti, delinquente comune mai consegnato all’Italia, sulla scorta della protezione accordata in ragione del delitto politico riconosciuto dalla AG brasiliana.

Il Brasile storicamente è stata terra di rifugio di latitanti italiani, sin dal lontano passato e fino ai tempi più recenti. Oggi le cose stanno cambiando, nell’ambito di una tendenza globalizzante di cooperazione mondiale, soprattutto generata dalla lotta al terrorismo internazionale, al riciclaggio ed al narcotraffico.